STATUTO

Creature Italia è un’Associazione Culturale che nasce a Padova nel dicembre 2023, dall’intuizione di alcuni giovani amici, fra cui Massimiliano Zaniolo, Francesco Bertolin e Jacopo Sartori, che hanno condiviso il desiderio di esprimersi sulla realtà, apportandovi un contributo tanto di riflessione quanto orientato dinamicamente all’azione che dall’esercizio del pensare trae consistenza.

Lo scopo dell’associazione, da cui la proposta editoriale Creature Italia nasce, è quello di permettere a coloro che condividono il perimetro assiologico di Creature di esprimere propositivamente e con intelligenza la propria personale lettura intorno ad alcuni fra i temi più vitali, decisivi e comunemente sentiti che scandiscono la contemporaneità ed anche la nostra libertà.

È forse libertà la prima parola che meglio condensa la proposta di Creature. Libertà che si declina nel contesto culturale e storico delle comunità in cui siamo cresciuti, che sono espressione di bellezza, sensibilità, intelligenza e fede.

Attraverso queste prerogative, espressive della nostra esistenza, noi di Creature vogliamo contribuire a comporre il quadro delle contraddizioni e dei conflitti sociali con un dialogo vero, schietto e solido nei contenuti, da instaurare con i lettori del nostro sito, in primis, ma anche con i protagonisti, a vari livelli, della vita istituzionale, e non solo, del nostro Paese.

Creature si propone dunque di essere uno strumento leale e audace nei contesti in cui ha trovato e troverà radicamento, per favorire l’intrecciarsi di un confronto serio e diretto fra le comunità e chi di quelle stesse comunità è al servizio nella politica, nell’arte, nell’impresa e nella scuola.

Ancora, per noi Creature, nonostante il dilagare del secolarismo e del nichilismo quali paradigmi etici ed estetici cui conformare le società, la proposta cristiana è ancora oggi densa di bellezza, vita, e capace di rispondere all’anelito di verità dell’uomo del terzo millennio. Verità che non contribuisce solo alla definizione del senso esistenziale più profondo, ma che può anche ed ancora essere il miglior criterio per risolvere, compiutamente e in concreto, le questioni della modernità.                                                                

Verità, infine, che abbraccia la libertà, non intesa come patina massimalista e anestetizzante che offusca la società né, tantomeno, come espressione di un esasperato individualismo che di questi tempi si coniuga ad una massificazione senza precedenti. È una libertà, la nostra, che non teme di affrontare il nuovo ma, con audacia e ambizione, radicata in un fondamento di verità, si propone di comporre la diversità non con la banalità burocratica della somma, ma attraverso l’autenticità politica della sintesi.