Satyricon in treno - sempre e solo fragole

Non ci sono più le mezze stagioni, troviamo le fragole al supermercato tutto l’anno. Allora non stupiamoci se restiamo inerti e disorientati dinnanzi allo scorrere del tempo, che percepiamo in 2D, come un rettangolo da colorare, stando un po’ dentro i bordi, un po’ - ma non troppo - out of the box. Forse dovremmo fare un passo indietro e tornare agli scoubidou. Apprezzare gli incroci, i nodi, le spirali, elevare l'introspezione almeno al 3D. Raccogliere uno ad uno i nostri lacci, i nostri crucci, e giocare, pure col rischio di attorcigliare tutto. In fondo, abbiamo imparato ante airpods che con un po’ di pazienza si sciolgono tutte le matasse, e si riparte a correre. Ecco che tutto a un tratto torna utile il celeberrimo surf camp in Portogallo: cavalchiamola quest’onda della complessità, perché - spoiler - l'essere umano è.…complicato. Di fatti, questa febbre da slide che ci porta a semplificare tutto, a rinchiudere le iniziative, i comportamenti, le scelte, gli sbagli, dentro a tanti rettangolini uniti da linee smilze che sono solo frutto della nostra mente, ormai deformata a ricondurre tutto ad un noioso processo logico. Te credo che poi ci sentiamo aridi e non abbiamo niente da raccontare quando ci guardiamo allo specchio. Eppure, con questo processore che ci ritroviamo in testa dovremmo, appunto, processare. Tuffarci nei piccoli grandi drammi quotidiani non tanto per risolverli quanto per diventarne entusiasti registi.  Dopotutto, l'entusiasmo sta dentro di noi, non lo vendono al supermercato.

Lì, tutto l'anno, ci trovi le fragole. 

Terzo: Satyricon in treno - il macinatore di slides

Avv. Margherita Bessi

Romagnola. Classe 1997. Maturità scientifica, laurea in giurisprudenza. Lavora presso uno studio legale italiano occupandosi di diritto regolamentare.

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