Indi Gregory

Nel luglio 1933 il regime nazista promulga la legge per la sterilizzazione forzata di disabili psichici e fisici: è il primo atto del programma eugenetico che porterà all'uccisione di decine di migliaia di uomini, donne e bambini.

"Chi non è sano e degno di corpo e di spirito, non ha diritto di perpetuare le sue sofferenze nel corpo del suo bambino. Qui, lo Stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un giorno apparirà quale un’opera grandiosa, più grandiosa delle più vittoriose guerre della nostra epoca borghese". Con queste parole, pubblicate nel "Mein Kampf" nel 1925, Hitler identifica fin dal principio della sua azione politica quella che sarà una delle priorità del futuro regime nazista: il programma eugenetico per l'eliminazione dei malati.

Novembre 2023, Londra, l'Alta Corte decreta lo spegnimento del macchinario che aiuta la piccola Indi Gregory a respirare poichéé afflitta da malattia mitocondriale. I genitori si sono opposti alla soppressione di loro figlia. In aula sono stati proiettati video in cui la bimba piange, sorride e sgambetta. Tutto inutile, per lo stato inglese Indi deve morire lí e subito. Inutili gli sforzi del governo italiano di conferirle la cittadinanza affinchéé fosse portata all'ospedale Bambin Gesù di Roma che era pronto ad accoglierla

La storia si ripete, siamo tornati all'eugenetica di Mengele: lo Stato decide che i malati gravi devono essere eliminati, in nome della scienza, in nome del miglior interesse del malato e del Paese.

Ma il diritto alla vita non spetta né a un medico né a un giudice, mai allo stato.

Il padre di Indi Gregory, che non è battezzato né credente, ha affermato, a proposito delle aule in cui la

"giustizia" inglese ha decretato che il miglior interesse della sua bambina fosse quello di essere soppressa: "In tribunale ho percepito di essere all'inferno, quindi deve esistere il paradiso: vorrei che mia figlia fosse battezzata e forse lo sarò anche io".

La bimba ha ricevuto ieri il battesimo.

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Sette e trenta: suona la sveglia.